Potenza termica pompa di calore: come calcolarla al meglio

La potenza termica di una pompa di calore è un dato che serve a capire che tipologia di macchina installare in base alle singole esigenze per evitare l’acquisto di un impianto sovradimensionato oppure sottodimensionato.
In questo articolo vedremo come si effettua il calcolo della potenza termica di una pompa di calore e come scegliere quella giusta per la tua azienda.

Dimensionamento e consumi pompa di calore

Il dimensionamento di una pompa di calore è la potenza della pompa stessa espressa in kW e per calcolare questo dato si ritengono necessari elementi quali:

  1. zona climatica;
  2. gradi-giorno;
  3. temperatura esterna minima di progetto;
  4. fabbisogno termico;
  5. ore di riscaldamento giornaliere consentite.

Per scegliere la corretta pompa di calore occorre invece valutare due importanti indici:

  1. indice COP: è un coefficiente di prestazione dato dal rapporto fra l’energia termica fornita all’ambiente e l’energia elettrica fornita in ingresso;
  2. indice COP economico.

L’indice COP è un valore che deve essere sempre presente all’interno dei dettagli tecnici di una pompa di calore perché è proprio grazie ad esso che si calcola la convenienza energetica di una macchina.
Giusto per fare un esempio: una pompa di calore con COP intorno a 3.5/4.0 produrrà 3.5 kW per 1 kW di energia.

Come si calcola la potenza termica utile di una pompa di calore

Il calcolo della potenza termica di una pompa di calore viene in genere effettuato da esperti di settore. Per trovare questo dato in autonomia bisogna seguire questa formula:

*Potenza nominale pompa di calore (kW) \= Fabbisogno termico * (20 °C – Temperatura min. progetto) / Gradi-Giorno / Ore riscaldamento giornaliere*

Per calcolare il fabbisogno termico sono necessari due dati:

  1. il fabbisogno annuo di energia termica in kWh/m2 all’anno;
  2. la superficie utile in m2.

Questi dati in genere si trovano all’interno dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica) oppure per edifici più vecchi all’interno dell’ACE (Attestato di Certificazione Energetica).
Il calcolo del fabbisogno termico si effettua tramite la seguente formula:

*Fabbisogno termico (kWh/anno) \= superficie utile da riscaldare (m2) * fabbisogno annuo di energia termica (kWh/m2 anno)*

Per quanto riguarda le zone climatiche e i gradi-giorno occorre sapere che tutta l’Italia è divisa per l’appunto in varie zone climatiche contrassegnate da lettere dalla A alla F – le zone A sono le più calde mentre le zone F quelle più fredde.
In base alle zone climatiche cambiano i gradi-giorno (GG oppure GR-G) che corrispondono alla somma, estesa a tutti i giorni dell’anno, della differenza tra la temperatura dell’ambiente interno e la temperatura media esterna giornaliera, per convenzione fissata a 20 °C.
Per visualizzare il dato d’interesse basterà cercare la tabella aggiornata dei gradi-giorno relativa al Comune in cui è situato l’edificio.

Altro dato importante per il calcolo della potenza termica di una pompa di calore riguarda le ore di riscaldamento consentite che variano in base alla zona climatica di appartenenza.

L’ultimo dato utile per il calcolo del dimensionamento di una pompa di calore è la temperatura esterna minima di progetto ossia il valore minimo delle medie delle decadi annuali più fredde registrate nella località. Questi dati vengono forniti secondo la norma UNI 5364 del 1976.

Quanti KW deve avere una pompa di calore

La formula per il dimensionamento di una pompa di calore serve a capire che tipologia di macchina installare: un calcolo errato rischia di compromettere l’intero impianto a causa di sovradimensionamento o sottodimensionamento.
La potenza termica necessaria va sempre calcolata da un tecnico competente e non bisogna dimenticare che, oltre ai fattori visti in precedenza, occorre valutare anche:

  • terminali utilizzati nell’impianto;
  • grado di isolamento termico dell’edificio;
  • metodi d’uso dell’impianto;
  • altezza del soffitto;
  • eventuale presenza di macchinari.

Considerazioni finali

La potenza termica erogata da una pompa di calore va calcolata con molta precisione e la scelta della macchina da installare dovrebbe sempre tenere in considerazione l’efficienza e la convenienza energetica.
Le pompe di calore industriali Kita Air sfruttano il sistema aria-aria e non hanno bisogno di gas per funzionare.
Grazie al brevetto di autoscioglimento non c’è il pericolo che la pompa ghiacci in inverno e inoltre il defrost garantisce ulteriori vantaggi quali:

  1. valori COP e SCOP aumentati;
  2. minore usura del compressore;
  3. maggiore comfort attraverso maggiore potenza riscaldante;
  4. maggiore durata del compressore;
  5. assenza di liquido refrigerante nel compressore;
  6. pochi spegnimenti;
  7. compressore acceso anche durante il defrost;
  8. minore pressione sonora attraverso minore azionamento della valvola a quattro vie.
pompa di calore industriale Kita Air

In foto una pompa di calore industriale Kita Air

Nel 2016 l’istituto tecnico WPZ Heat Pump Test Center ha certificato che Kita Air possiede un coefficiente di efficienza primaria percentuale pari al 190.7%, ben oltre quanto richiesto per una A+++.

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  • potrai rinfrescare e riscaldare l’ambiente con un unico impianto;
  • non avrai problemi di ghiacciamento;
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  • avrai un sistema ad alta efficienza energetica in classe A+++ certificata con uno SCOP del 4.93;
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