Condizionatori industriali: quali sono i prezzi?

Introduzione al costo degli impianti di condizionamento industriali e alle variabili che influiscono sui costi

Trovare il giusto impianto, che permetta di riscaldare in inverno e rinfrescare in estate gli spazi di lavoro senza spendere cifre astronomiche, richiede qualche attenzione.

Facciamo un esempio: scegliendo un sistema che dà solo riscaldamento, come ad esempio una caldaia a gas tradizionale, si dovrà prevedere un sistema aggiuntivo per rinfrescare in estate, richiedendo una spesa probabilmente doppia. Soldi che potreste investire in altro o più semplicemente risparmiare.

Sempre in questo senso, è ricca l’offerta di impianti di riscaldamento industriali a combustibili fossili, che pur essendo economici per quanto concerne la prima installazione, non lo sono altrettanto per spese di gestione e neppure sono raccomandabili per livello di emissioni inquinanti.

Inoltre per scegliere bene un impianto industriale adatto ai propri spazi di lavoro, bisogna tener conto delle caratteristiche strutturali dell’edificio.

Isolamento e spessore di pareti e copertura

Per poter ottenere e mantenere una temperatura stabile del vostro edificio, si deve analizzare la natura dell’involucro dell’edificio, per valutarne la qualità dell’isolamento termico.

Pareti vecchie e sottili di mattoni, ampie finestre in vetro semplice, sono dei cattivi isolanti, così come tetti in lamiera ed altezze rilevanti sono certamente una base scadente per qualsiasi impianto di riscaldamento o raffrescamento, dati gli elevati valori di dispersione termica che producono.

Un edificio scarsamente isolato richiederà sia un impianto più potente (=maggiori costi iniziali di impianto) sia maggiori spese di gestione. In taluni casi potrebbe essere necessario e più vantaggioso economicamente procedere preventivamente ad un investimento per migliorarne le caratteristiche di isolamento, spese che troveranno un rapido ammortamento nei costi generali di riscaldamento/raffrescamento.

Altezza

L’aria calda sale verso l’alto

Negli ambienti industriali di maggiore altezza è difficile riuscire a termoregolare tutto il volume. Possono infatti crearsi zone con sbalzi di temperatura evidenti e fastidiosi.

In presenza di soffitti alti inoltre l’aria calda, che ha un peso specifico inferiore a quella fredda, sale velocemente verso il soffitto stratificandosi, e creando forti differenze di temperatura tra il soffitto e la zona di lavoro

Appare quindi evidente che per riscaldare bene e, ottenere dei risultati, bisognerebbe indirizzare l’aria verso il basso

Più il soffitto si presenta alto, infatti, maggiore sarà la quantità di calore che occorrerà immettere negli spazi per raggiungere la giusta temperatura al livello più basso, ovvero dove lavora il personale.

La soluzione Kita Air, rispetto agli altri impianti, ha il grosso vantaggio di riscaldare con aria a più bassa temperatura, generando di conseguenza una stratificazione molto ridotta, ed evitando così che l’aria calda salga velocemente verso l’alto, disperdendosi.

Ore di riscaldamento/giorno

Una conseguenza onerosa della dispersione di calore è un impianto di riscaldamento che lavora incessantemente. Questo ha un’incidenza economica non indifferente nelle bollette e rappresenta inoltre uno spreco enorme di energia.

Per ridurre questi sprechi è necessario adottare un impianto di riscaldamento/raffrescamento che consenta di concentrare i suoi effetti solo sulla zona di lavoro.

Inoltre un sistema di riscaldamento efficace è quello che richiede poco tempo per raggiungere le temperature desiderate, specie il lunedì mattina, al rientro dalla pausa domenicale quando l’impianto è rimasto spento.

Zone da scaldare

Il problema delle zone da riscaldare influisce sui costi se non si dispone di un impianto adatto, in grado di generare calore in modo diversificato a seconda delle diverse aree di lavoro che richiedono ciascuna una diversa temperatura.

Combustibile/Energia

Esiste una gamma di combustibili tra i quali i più diffusi sono quelli di origine fossile quali il gasolio, il metano ed il gpl. Si tratta di fonti non rinnovabili, ovvero sorgenti di energia che negli anni a venire troveranno sempre più vincoli e limitazioni al loro utilizzo.

Per poter ammortizzare il suo costo iniziale, un moderno impianto di riscaldamento dovrebbe tenere conto delle esigenze di oggi ma essere anche in grado di offrire ampie garanzie di compatibilità per il futuro.

La soluzione Templari Kita AIR

Un condizionatore industriale Kita AIR è:

Ecologico: sfruttando il principio della pompa di calore, Kita AIR non usa combustibili fossili inquinanti;

Salubre: Kita AIR essendo una pompa di calore elettrica non immette in ambiente gas da combustione dall’odore sgradevole;

Efficiente: l’elevato rendimento di Kita AIR produce risparmi decisamente elevati rispetto a qualsiasi sistema tradizionale di riscaldamento. In installazioni realizzate questi risparmi sono arrivati al 45% rispetto ai costi del precedente sistema a metano, e fino al 70% rispetto al gpl.

Versatile: Kita AIR è un sistema che Vi riscalderà in inverno e raffrescherà il vostro capannone in estate, senza bisogno di impianti aggiuntivi, né di eseguire complesse manovre di commutazione da parte di personale tecnico.

Economico: Kita AIR in presenza di un impianto fotovoltaico Vi consentirà di ammortizzare la spesa iniziale in tempi brevissimi.

In sintesi, scegliendo un impianto per il riscaldamento e il condizionamento Kita AIR avrete:

  • Un ritorno sull’investimento elevatissimo
  • Fine degli obblighi di legge per quanto riguarda i vigili del fuoco
  • Nessuna spesa fissa per la bolletta del gas
  • Massima flessibilità di installazione
  • Ed inoltre:
    • Proteggerete l’ambiente
    • Potrete ammortizzare la spesa grazie all’incentivo Conto termico 2.0 (che ti restituisce direttamente sul conto corrente fino al 65% della spesa)
    • Avrete la possibilità di usufruire della formula del Noleggio Operativo
    • Potrete avvantaggiarvi del Credito d’imposta

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